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Dobermann

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Il creatore della razza, Karl Friedrich Louis Dobermann, in questa città si occupò di svariati incarichi, tra i quali quello di messo comunale ed esattore delle tasse, lavori pericolosi da quelle parti e per quei tempi. Frequentatore di mostre canine dove venivano esposti animali selezionati per le loro qualità migliori (velocità, caccia, guardia), sentì l’esigenza di selezionare una razza dove spiccassero alcune qualità come il coraggio, la tempra e l’amore viscerale verso il conduttore. Creò un capolavoro: un cane che, nel momento del bisogno, si tramuta nel miglior difensore che si possa desiderare di avere al proprio fianco.

Le razze utilizzate per la selezione del Dobermann sono varie e non si conoscono tutte con certezza.  La base di partenza fu il Pinscher – per l’esattezza una femmina fuori taglia chiamata in un primo momento Bismarck e poi cambiata in Bismart per evitare di offendere il primo Cancelliere Otto von Bismarck – e vennero poi introdotti lo Stoppelhopser l’antenato dell’attuale Pastore Tedesco ed oggi completamente estinto come anche il cane da Macellaio progenitore dell’attuale Rottweiler usato come bovaro, il levriero Greyhound, il Beauceron -da notare le somiglianze morfologiche e caratteriali tra le due razze ed il fatto che, in tempi non lontani, il Dobermann venisse chiamato Baruch- , il Manchester black and tan terrier ed infine l’Alano blu ed il bracco di Weimar che si riscontrano tuttora nei soggetti di colore “blu” ed “Isabella”.

La razza dobermann venne ufficialmente riconosciuta nel 1898,ben quattro anni dopo la morte del suo creatore. Il merito maggiore dell’istituzione di un libro genealogico sulla razza va ad Otto Goler, giudice nelle esposizioni tedesche, amico di Karl Friedrich ed allevatore e studioso della stessa. Goler allevava con il suffisso “Von Turingen” ed i primi Dobermann ad entrare nel libro delle origini tedesco furono i suoi Graaf Belling V. Gronland e Gerthilde V. Gronland.